domenica 29 gennaio 2017

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GLI ARISTOGATTI ( The Aristocats, USA 1970)
DI WOLFGANG REITHERMAN
ANIMAZIONE
La storia alla base de "GLI ARISTOGATTI" è basata su una vera famiglia di gatti parigini che, nel 1910, fu destinataria di una grossa fortuna economica. Già nel 1954, era stato progettato di fare un film d'animazione per la tv diviso in due parti. Fu l'ultimo film della casa di produzione di "BIANCANEVE E I SETTE NANI" ad essere approvato da WALT DISNEY, ed il primo dello studio ad essere ultimato dopo la sua dipartita. E' tuttavia comprovato che Disney stesse lavorando alla preparazione de "LE AVVENTURE DI BIANCA E BERNIE", che sarebbe uscito nel 1977, mentre veniva realizzato "IL LIBRO DELLA JUNGLA". In origine, Scat Cat avrebbe dovuto avere la voce di LOUIS ARMTRONG, e difatti il personaggio venne modellato sul grande musicista e cantante, anche nella fisionomia: purtroppo, però, Armstrong si ammalò prima di cominciare la lavorazione del cartoon, e venne così sostituito da SCATMAN CROTHERS. Le due oche Abigail e Amelia ebbero le voci di CAROLE SHELLEY e MONICA EVANS, le due attrici che interpretarono le sorelle Pigeon sia a Broadway, che nel film e nella serie tv de "LA STRANA COPPIA". L'apporto di MAURICE CHEVALIER, nel cantare la canzone dei titoli di testa in originale, fu dovuto al "corteggiamento" dell'attore e cantante, ritiratosi già dalle scene, da parte di RICHARD B. SHERMAN e ROBERT B. SHERMAN: fu l'ultimo lavoro di Chevalier per il cinema, morì due anni dopo l'uscita della pellicola. Il primo titolo Disney a cui partecipò EVA GABOR. Fu l'ultimo titolo a cui prese parte lo storico supervisore d'animazione ERIC LARSON, che poi si dedicò ad insegnare il mestiere ai giovani animatori per tutti gli anni Settanta e Ottanta. Diversi degli animali portano nomi di personaggi storicamente importanti, come i gattini Matisse e Bizet, i gatti Toulouse e Berlioz, ed i cani Napoleon e Lafayette. Se vi si fa caso, quando all'inizio del film Duchessa ed i suoi cuccioli bevono il latte, lo fanno ognuno da un piattino dello stesso colore del collare che portano. Costò 4 milioni di dollari, e ne ha incassati 55 nei soli Stati Uniti, nella prima edizione del film, senza contare le successive riedizioni. Come per altri classici Disney, era stato annunciato un sequel, intitolato "Gli aristogatti 2", da produrre direttamente per il mercato video:sarebbe dovuto uscire nel 2007, ma quando JOHN LASSETER divenne amministratore delegato di Disney e Pixar, annullò l'operazione. 
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IL RE DEI RE ( The king of kings, USA 1961)
DI NICHOLAS RAY
STORICO
Il progetto di realizzare "IL RE DEI RE" venne inseguito strenuamente dal regista JOHN FARROW, che aveva diretto "IL GRANDE CAPITANO" nel 1959: per Farrow, in pratica, questo era il film della vita, e cercò l'appoggio dello stesso produttore del suo lavoro precedente, SAMUEL BRONSTON. Scrisse una sceneggiatura intitolandola "The cross and the sword", usando in pratica dialoghi presi alla lettera dalla Bibbia: Farrow era considerato il più acceso cattolico a Hollywood, ma il produttore definì lo script infilmabile, e il regista non diresse mai più un film in vita sua. Quando il film progettato assunse il titolo definitivo, fu affidato a NICHOLAS RAY. Ray, per interpretare Cristo, vagliò KEITH MITCHELL, CHRISTOPHER PLUMMER, RICHARD BURTON e MAX VON SYDOW per poi scegliere JEFFREY HUNTER: Von Sydow interpretò il Nazzareno quattro anni dopo, ne "LA PIU' GRANDE STORIA MAI RACCONTATA". La stampa si riferì a Jeffrey Hunter con un gioco di parole sardonico, "I was a teenage Jesus", alludendo a "I WAS A TEENAGE WEREWOLF", horror per platee giovani, perchè l'attore sembrava giovanissimo, benchè all'epoca delle riprese avesse trentatrè anni, come Gesù quando venne messo sulla croce. Di solito gli attori che avevano impersonato il profeta, erano di età più matura. Il ruolo di Ponzio Pilato venne offerto a JAMES MASON, che non accettò, e la parte andò a HURD HATFIELD. ROBERT RYAN fu felice di lavorare con Nicholas Ray, e ancor più del compenso che riscosse, 50,000 dollari per una sola settimana di riprese. RICHARD JOHNSON recitò in diverse scene che poi furono tagliate nel montaggio finale. BRIGID BAZLEN è stata la più giovane attrice che abbia impersonato Salomè: aveva sedici anni quando il film venne girato. Fu il film d'esordio per ALDO SAMBRELL. La scena della crocifissione dovette essere rifatta, perchè ad una proiezione-test, il pubblico protestò per via del petto villoso di Gesù: Hunter venne fatto depilare anche sotto le ascelle. Diverse scene vennero dirette, senza che venisse accreditato, da CHARLES WALTERS. Il direttore della fotografia originale, FRANZ PLANER, accusò un forte malore durante le riprese del discorso della montagna, girate in Spagna: fu uno degli ultimi film a cui fornì il suo apporto, e morì l'anno dopo: sul set venne poi sostituito da MANUEL BERENGUER e MILTON R. KRASNER. La narrazione venne scritta da RAY BRADBURY, ma lo scrittore di fantascienza non venne accreditato. Come narratore fu scelto ORSON WELLES, il quale calcò in particolare l'accento sulla "t" di "apostoli".  Molti dei film in cui si parlava di Gesù Cristo non ne mostravano il volto, riprendendo colui che lo interpretava di spalle, o da lontano, e questo fu il primo film ad ampio budget che mise la figura del profeta in primo piano. Il manifesto del lungometraggio fu deliberatamente ispirato a quello di "BEN-HUR". Le riprese si svolsero tra l'Aprile e l'Ottobre del 1960, con riprese addizionali nel Giugno del 1961. Il costo del film fu di oltre 5 milioni di dollari, e l'incasso USA fu di 14 milioni e mezzo, mentre nel resto del mondo si aggiunsero altri dieci milioni, raggiungendo i 25. Il film ebbe una nomination ai Golden Globes per la colonna sonora.

martedì 17 gennaio 2017

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DOVE LA TERRA SCOTTA ( Man of the West, USA 1958)
DI ANTHONY MANN
WESTERN
"DOVE LA TERRA SCOTTA" , tratto dal romanzo "MAN OF THE WEST" di WILL C. BROWNfu annunciato, nel 1955, dalla Warner Bros. con JOHN WAYNE come protagonista. Successivamente, fu indicato STEWART GRANGER come attore principale. JAMES STEWART cercò di ottenere il ruolo insistentemente, ma, nonostante avesse lavorato con ANTHONY MANN più volte, i rapporti tra i due si erano rotti tempo prima, ed il regista scelse invece GARY COOPER. Lo sceneggiatore PHILIP YORDAN aveva già scritto un copione intitolato "Man of the West", ma non di tratta di questo racconto, bensì lo script di "L'ARMA DELLA GLORIA", uscito l'anno precedente. Nonostante LEE J. COBB interpreti nel film suo zio Dock Tobin, è piuttosto evidente che Gary Cooper sia più anziano dell'altro attore: a 56 anni, in pratica, l'attore di "MEZZOGIORNO DI FUOCO" era di vent'anni più maturo di quanto il suo personaggio avrebbe dovuto essere. E nonostante il forte trucco usato, ciò si vedeva eccome. Così come quando il protagonista e JOHN DEHNER parlano dell'infanzia trascorsa insieme, ma tra i due ci sono quattordici anni di differenza. Tutto questo, probabilmente, perchè Mann desiderava fortemente lavorare con Gary Cooper. Cooper, nonostante avesse avuto un serio incidente automobilistico qualche anno addietro, volle personalmente girare tutte le scene a cavallo, seppure rischiose. In Europa il film venne accolto con grande entusiasmo da JEAN-LUC GODARD, all'epoca ancora un importante recensore dei "Cahiers du Cinèma", e non ancora regista egli stesso, che lo definì il film dell'anno. Ciò spinse da subito "Dove la terra scotta" tra i classici western. Il film costò 1 milione e 500,000 dollari. 

domenica 15 gennaio 2017

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IL SEGRETO DEL TIBET ( Werewolf of London, USA 1935)
DI STUART WALKER
HORROR
"IL SEGRETO DEL TIBET" è da considerarsi il primo film sui licantropi, uscito sei anni prima del molto più fortunato, commercialmente, "L'UOMO LUPO". Gran parte della mitologia cinematografica sulla licantropia, è contenuta in questa pellicola. Infatti, se nel folklore, per trasformarsi in lupo mannaro qualcuno doveva essere colpito da un maleficio, qui nasce il concetto che se si è morsi da un licantropo, a propria volta lo si diventa, che la luna piena generi la trasformazione, e che gli affetti da licantropia non possano effettuare la trasformazione a proprio piacimento. E' documentato che il protagonista HENRY HULL non era d'accordo sul tipo di make-up per l'aspetto dell'uomo lupo, e ne discusse con il truccatore JACK P. PIERCE, mentre i produttori contavano sul fatto che il lavoro di Pierce avrebbe allargato le maglie dei censori americani, permettendo maggiormente di mostrare cose paurose negli horror, per questo chiesero al truccatore di rendere più umano possibile il licantropo, per non rischiare lo scontro con la censura. Il primo design di Pierce per il mostro, fu in pratica riadoperato per girare successivamente "L'uomo lupo" di GEORGE WAGGNER. BELA LUGOSI fu preso in considerazione per il ruolo del dottor Yogami, ma era già sul set de "I VAMPIRI DI PRAGA", così venne ingaggiato WARNER OLAND per la parte. Nella sceneggiatura originale era prevista una sequenza in cui un ragazzo viene quasi divorato da una pianta carnivora, ma viene salvato da Wilfred: non fu girata. Tra Hull e VALERIE HOBSON, sua moglie nel film, correvano 27 anni. Henry Hull venne pagato 2750 dollari alla settimana, 250 in più di BORIS KARLOFF, che stava girando "LA MOGLIE DI FRANKENSTEIN" nello stesso periodo. L'ululato del lupo mannaro è una combinazione di un urlo di Hull e la registrazione di un vero lupo, molto più realistica di diversi ululati in film sui licantropi che sarebbero seguiti. Il "tibetano" che si sente nel film è dialetto cantonese. Le riprese vennero svolte tra il Gennaio e il Febbraio del 1935. Per molti cinefili, un lavoro sottovalutato.
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LILY TOMLIN ( Mary Jean Tomlin, Detroit, Michigan, USA, 01/ 09/39-.....)
Nata Mary Jean, LILY TOMLIN è nata a Detroit, ma poco dopo, la sua famiglia lasciò il Michigan, per spostarsi a Paducah, in Kentucky, per avere nuove prospettive di lavoro, visto che la Grande Depressione a Michigan aveva colpito duro. Figlia di un'assistente infermiera e di un bracciante, la giovane si diplomò nel 1957 alla Cass Technical High School, e si iscrisse di seguito alla Wayne State University. Ma aveva il pallino della recitazione, e del palcoscenico: fu così che cominciò a fare spettacoli con monologhi da stand-up comedian in vari locali tra New York e Detroit. Prima di questo, aveva lavorato come cameriera in un locale di Broadway. Presto comparve in tv, al "Merv Griffin Show". Studiò mimica con PAUL CURTIS, e recitazione con CHARLES NELSON REILLY. Interpretava più personaggi, ed erano amati dal pubblico, soprattutto Ernestine, un'operatrice telefonica accondiscendente e noiosa, che si approcciava ai clienti con infinita pazienza, nello show "Laugh-In". L'esordio sul grande schermo arriva nel 1975, con lo storico "NASHVILLE", in cui la Tomlin interpreta una cantante di gospel, madre di due bambini sordi, che ha una relazione con il cantante donnaiolo impersonato da KEITH CARRADINE. La sua prova le fece ottenere la nomination all'Oscar come miglior non protagonista, e fu la prima di quattro collaborazioni con ROBERT ALTMAN. A questo suo esordio, seguirono "L'OCCHIO PRIVATO" e "ATTIMO PER ATTIMO"; un'altro film di grande successo, soprattutto commerciale, per l'attrice fu "DALLE 9 ALLE 5...ORARIO CONTINUATO". Avrebbe dovuto interpretare Olivia, in "POPEYE", ma poi Altman optò per SHELLEY DUVALL. Negli anni seguenti, Lily Tomlin ha interpretato soprattutto commedie, come "HO SPOSATO UN FANTASMA", "AFFARI D'ORO", e film per la tv, ma anche cinema d'autore, come "OMBRE E NEBBIA", "BLUE IN THE FACE". Alla fine degli anni Novanta, girò in Italia "UN TE' CON MUSSOLINI". Ha vinto un Grammy per l'album "This is a recording", e due volte il Tony, nel 1977 e nel 1986. Ad Altman consegnò, insieme a MERYL STREEP, l'Oscar alla carriera nel 2006. E' legata da una grande amicizia a JANE FONDA. Ha una relazione con JANE WAGNER dal 1971, e le due si sono sposate nel 2013.
COSI' PARLO' LILY TOMLIN
"Perchè se noi parliamo con Dio, significa che stiamo pregando, mentre se è lui a parlare a noi, ci chiamano schizofrenici?"
"La realtà è un sostegno per la gente che non ce la fa ad assumere droghe."
"Se l'amore è la risposta, puoi riformulare la domanda."
"Ricordatevi: siamo in tutto questo, completamente soli."

mercoledì 11 gennaio 2017

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ACROSS THE UNIVERSE ( Across the universe, GB 2007)
DI JULIE TAYMOR
MUSICALE
Per il personaggio principale di "ACROSS THE UNIVERSE", Jude, inizialmente, la regista JULIE TAYMOR aveva in mente JAKE GYLLENHAAL, poi fu JIM STURGESS ad avere la parte. La scena in cui Prudence si rinchiude nell'armadio, e altri personaggi le cantano una serenata, è un riferimento ad un fatto accaduto nel 1968 all'ashram di Maharishi Mahem Yogi, in India, con i BEATLES, MIA FARROW, DONOVAN ed altri artisti che stavano meditando lì. Prudence era il nome della sorella della Farrow, che non amava molto quello stile di vita, e stava lì, ma teneva a distanza gli altri, ispirando JOHN LENNON per il brano "Dear Prudence". Julie Taymor guardò il film alla prima, accanto a Paul McCartney, molto tesa, aspettando la reazione del Beatle: a fine film, chiese cosa non gli fosse piaciuto, e "Macca", divertito, rispose "Perchè, non dovrebbe essermi piaciuto qualcosa?". Tra l'altro, nella scena in cui c'è "All my loving", McCartney canticchiò il pezzo sottovoce, mentre guardava il lungometraggio, cosa che emozionò moltissimo la regista. Oltre a McCartney, anche Yoko Ono, RINGO STARR, e OLIVIA HARRISON apprezzarono pubblicamente la pellicola. BONO indossa un cappello con su scritto "YES": è un omaggio al primo incontro tra Lennon e Yoko Ono nello studio di lei, e il cantante salì su una scala sulla cui cima, appunto, c'era scritta tale parola. Tutta la sequenza con il cantante degli U2 che interpreta "I am the walrus" si riferisce al bus del "Magical Mistery Tour".  SALMA HAYEK volle a tutti i costi apparire nel film, e quando Julie Taymor le propose la Bang Bang Shoot Nurse, la Hayek le rispose se doveva impersonare solo una delle infermiere.... La sequenza in cui viene cantata "Why don't we do it in the road?" ricorda come il manager BRIAN EPSTEIN scoprì i Beatles. Nella scena dell'ospedale, il prete che danza è il celebre ballerino DANIEL EZRALOW. Il personaggio di Jojo è un chiaro riferimento a JIMI HENDRIX, visto che ha un look similare a quello del chitarrista, e suona una Fender. Sadie, invece, per la chioma rossa ed il temperamento grintoso, rimanda a JANIS JOPLIN.  L'arrangiamento della versione di "With a little help from my friends" comincia molto simile a quella originale, del 1967, proseguendo, però, ricorda molto di più la celebre versione di JOE COCKER, del 1969: Cocker nel film reinterpreta "Come together". "Because", invece, è interpretata da nove persone: la parte in cui, nell'originale, si armonizzavano le voci di McCartney, Lennon e GEORGE HARRISON venne ridoppiata tre volte per arrivare al risultato finale.  Il concerto sul tetto, verso il finale della pellicola, rimanda al celebre live organizzato dai Beatles sul palazzo della Apple Records. Per le 30 canzoni contenute nel film, i produttori versarono alla ATV/Sony Music, e MICHAEL JACKSON, che detenevano i diritti dei brani dei Beatles, 10 milioni di dollari: inoltre, c'era la condizione che sui manifesti e sui poster del film non sarebbe dovuto comparire alcuna menzione per i Beatles, o per ogni componente della band. Tuttavia, i nomi di John Lennon e Paul McCartney furono messi sui manifesti. JOE ROTH, boss della Sony, non apprezzò il montaggio originale, e indicò alla regista di rimettere mano al film, per favorire potenziali incassi: la Taymor, però, aveva sul contratto il "final cut", e minacciò di fare causa a Roth, nonostante le pressioni che questi effettuava per vedere una versione molto diversa da quella visionata. Le riprese si svolsero tra l'Ottobre del 2005 e il Gennaio del 2006. In USA il film uscì nel giorno del compleanno di John Lennon, il 9 Ottobre. Il film costò 45 milioni di dollari, ne incassò 24 negli Stati Uniti, e soli altri 5 nel resto del mondo: nonostante sia finito in perdita, con 29 milioni di incasso totale, fu apprezzatissimo dalla critica e da molti spettatori. E' stato candidato all'Oscar per i migliori costumi, e al Golden Globe come miglior film nella sezione commedia e musical. 

lunedì 9 gennaio 2017

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IL DANNO ( Damage, GB/F 1992)
DI LOUIS MALLE
DRAMMATICO/EROTICO
"IL DANNO" uscì nei cinema giusto un anno dopo la pubblicazione del romanzo di JOSEPHINE HART su cui si basa. Per il ruolo di Anna Barton, venne scritturata ISABELLE ADJANI, che però dovette abbandonare per altri impegni contrattuali: poi venne offerto a JODIE FOSTER, la quale non accettò perchè non si riteneva adeguata al personaggio. Fu così che la parte andò a JULIETTE BINOCHE. Quando JEREMY IRONS, forse entrato troppo in parte, divenne troppo aggressivo nelle scene erotiche, la Binoche ne fu molto infastidita, abbandonando la scena in più occasioni. RUPERT GRAVES, che interpreta qui Martyn Fleming, figlio del protagonista, era di soli cinque anni più giovane di MIRANDA RICHARDSON, che interpreta sua madre, e aveva quindici anni meno di Irons. Sia Juliette Binoche che Miranda Richardson appaiono a seno nudo, nella pellicola. La Binoche e LESLIE CARON sarebbero apparse insieme in un altro lungometraggio, "CHOCOLAT", otto anni dopo. Fu l'ultimo titolo girato da LOUIS MALLE fuori dagli Stati Uniti: di seguito girò "VANYA NELLA 42° STRADA", il suo ultimo lavoro. Fu anche l'ultima pellicola che vide Malle come produttore. Il film venne girato quasi interamente a Londra, salvo riprese di un giorno a Bruxelles e uno a Parigi. Miranda Richardson fu candidata sia all'Oscar, che al Golden Globe, che al BAFTA, come miglior attrice non protagonista. Juliette Binoche vinse il Cèsar quale miglior attrice dell'anno.

sabato 7 gennaio 2017

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GHOSTBUSTERS II ( Ghostbusters II, USA 1989)
DI IVAN REITMAN
FANTASTICO/COMMEDIA
Il grande successo del cartoon "THE REAL GHOSTBUSTERS", trasmesso nel 1986, indusse gli sceneggiatori del primo "GHOSTBUSTERS" ad abbassare i toni più adulti della prima pellicola, puntando su un umorismo più adatto ad un pubblico giovanissimo: IVAN REITMAN, DAN AYKROYD e HAROLD RAMIS decisero che nessuno dei personaggi principali avrebbe fumato nel secondo episodio, e gli spettri avrebbero assunto un'aria meno paurosa e più divertente. Reitman, per girare questo film, dovette spostare di alcuni mesi la lavorazione di "UN POLIZIOTTO ALLE ELEMENTARI". Il personaggio del cattivo Vigo venne interpretato da WILHELM VON HOMBURG, ma venne doppiato da MAX VON SYDOW. Il personaggio era ispirato a Vlad Tepes ( che è diventato Dracula nella cultura popolare), e Grigory Rasputin. Il bambino che, nelle prime scene del film, parlando con Ray offende i Ghostbusters, è JASON REITMAN, figlio del regista, e futuro regista. I due gemelli che interpretano Oscar sono WILLIAM e HENRY J. DEUTSCHENDORF, nipoti del cantante JOHN DENVER, il cui vero nome, infatti, era Henry J. Deutschendorf. Fu l'ultimo film per JANET MARGOLIN, che morì neò 1993, a soli 50 anni. Il cameo di "Slimer", il fantasmino verde al centro di alcune scene comiche del primo film, fu quasi obbligato: infatti, nel cartoon "The Real Ghostbusters" lo spettro vive nella sede degli Acchiappafantasmi come la mascotte del gruppo. In origine, i produttori avrebbero voluto un'apparizione spettrale del dirigibile Hindenburg, poi venne optato per una versione fantasma del Titanic. Quando Peter e Dana trovano Oscar ancora sveglio, dovendo andare a cena fuori e lasciare il figlioletto con la babysitter, Venkman suggerisce di far vedere al bambino "qualche film con LAURA ANTONELLI", ovviamente non adatto, dato che l'allusione è alle non poche scene di nudo dell'attrice italiana in carriera. Nel film ci sono più di 200 effetti speciali. Anche la versione di Janine, la segretaria interpretata da ANNIE POTTS, è più simile a quella del cartone animato, che a quella del primo capitolo. In un'intervista a "Entertainment weekly", BILL MURRAY rivelò che era molto deluso da come il film era venuto fuori, sottolineando che c'era troppo fango, e troppo poco lui e i suoi colleghi. Il film costò 37 milioni di dollari, ne incassò 112 negli Stati Uniti, e altri 103 nel resto del mondo, raggiungendo 215 milioni, un risultato tutto sommato inferiore alle aspettative della produzione. Tuttavia, per anni si è parlato di un terzo capitolo, rimandato per decenni, finchè nel 2016, PAUL FEIG ha girato un reboot tutto al femminile, che però ha deluso al box-office. 

venerdì 6 gennaio 2017

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COLLO D'ACCIAIO ( Hooper, USA 1978)
DI HAL NEEDHAM
AZIONE/COMMEDIA 
Negli anni Settanta, la professione dello "stuntman" attirò diversi sceneggiatori, e di conseguenza le case di produzione, per soggetti in cui coloro che rischiano seriamente per girare le scene più pericolose dei film, sono al centro della scena, una volta tanto: "L'ANIMALE", "LE STRABILIANTI AVVENTURE DI  SUPERASSO", "PROFESSIONE PERICOLO", tanto per citare qualche titolo, sono appunto lungometraggi che parlano di stuntmen. Già dal titolo, "HOOPER" cita un campione degli stuntmen, BUDDY JOE HOOKER, rappresentante di tutta una famiglia dedita a tal mestiere. Soprattutto, è un voluto omaggio ad un altra leggenda della categoria, JOCK MAHONEY, patrigno di SALLY FIELD, che negli anni Settanta fece coppia con BURT REYNOLDS, e con il quale girò cinque film insieme. Nel film, Reynolds e JAMES BEST sono amici da una vita: anche nella realtà, i due erano amici da lungo tempo, essendo Best un insegnante di recitazione di Reynolds. Anche con HAL NEEDHAM, Reynolds si conosceva da anni: entrambi avevano fatto le controfigure ad inizio carriera. Needham, al suo esordio da regista, sempre con Reynolds, con "IL BANDITO E LA MADAMA", aveva incassato oltre 100 milioni di dollari. Lo stunt A.J. BAKUNAS, controfigura di Reynolds nella pellicola, stabilì il record di salto senza paracadute, buttandosi da 85 metri circa. Il regista Roger Deal, impersonato da ROBERT KLEIN, era modellato su PETER BOGDANOVICH.  Il film a cui Hooper e Ski  stanno lavorando si intitola "The spy who laughed at danger", un'evidente parodia della serie di 007, visto che era uscito da poco "LA SPIA CHE MI AMAVA", con tanto di tema musicale richiamante quello della pellicola con ROGER MOORE. La scena cruciale del superstunt verso il finale venne girata in un ospedale militare in disuso, il Northington General Hospital, a Tuscaloosa, Alabama. Il film costò 6 milioni di dollari, e ne incassò 55 negli USA, ed altri 23 nel resto del mondo, per un totale di 78 milioni. Ebbe una nomination all'Oscar per il miglior sonoro. 

martedì 3 gennaio 2017

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EL DORADO ( El Dorado, USA 1967)
DI HOWARD HAWKS
WESTERN
Benchè HOWARD HAWKS lo negasse ostinatamente, si può dire che "EL DORADO" sia in sostanza il remake di "UN DOLLARO D'ONORE". Quando JOHN WAYNE lesse il copione, chiese di poter interpretare il ruolo di J. P. Hara, ma Hawks volle darla a ROBERT MITCHUM, assegnando il personaggio di Cole Thornton a Wayne, nonostante l'insistenza di questi per interpretare un ubriacone. Sembra che, quando Mitchum chiese al regista di cosa parlasse il film, quest'ultimo rispose che la storia contava il giusto, ma c'erano grandi personaggi! Inizialmente, Mitchum rese il personaggio tendente al patetico, ma Hawks, ritenendo la figura del pistolero alcolizzato troppo richiamante quella del DEAN MARTIN di "Un dollaro d'onore", impose a Mitchum di insistere sul versante ironico del personaggio. La scena della vasca da bagno fu un'invenzione della star: molti membri della troupe, girando la sequenza, ridevano all'idea di Robert Mitchum in imbarazzo di fronte a una donna. Nonostante fosse stato proprio John Wayne a causare il licenziamento di Robert Mitchum dal set di "OCEANO ROSSO", undici anni prima, i due sul set ebbero un ottimo rapporto, e divennero amici. JAMES CAAN ammise di aver portato calzature con tacchi di sette-otto centimetri, per risultare più alto in questo film. In alcune scene, Wayne esibisce vistosamente la fibbia di un cinturone, che riporta il marchio "D" de "IL FIUME ROSSO", in omaggio a Howard Hawks, con il quale il western assieme a MONTGOMERY CLIFT fu il primo realizzato. Benchè interpretasse un personaggio di una certa età, Wayne si rifiutò di indossare un toupet con i capelli bianchi e grigi: fino a "IL GRINTA" in nessun film Wayne è "ingrigito". Durante una pausa sul set, Wayne e Caan ebbero una lite, giocando a scacchi, con il più giovane che accusava l'altro di barare: fu Mitchum ad intervenire calmando gli animi. Il barista cui Mitchum spara nel saloon è interpretato dal fratello dell'attore, JOHN MITCHUM. Secondo lo sceneggiatore LEIGH BRACKETT, la scena in cui Caan si getta davanti ai cavalli, era già stata realizzata in "Un dollaro d'onore" da RICKY NELSON, ma venne tagliata al montaggio. Per Brackett, lo script di questo film fu uno dei lavori di cui andò maggiormente fiero. La versione originale era meno "leggera", la paresi di Cole era frequente, e in una scena dopo una sparatoria, un ragazzo si suicidava. Dopo esser stato ferito, Hara si aiuta con una stampella ma Mitchum continuava a sbagliarsi sul braccio da usare, girando: la cosa era così evidente che Wayne, in una delle ultime immagini della scena, lo rammenta all'altro. Hawks apprezzò con divertimento l'uscita di Wayne, e volle lasciarla nel montaggio: però si accorse anche di quanto stonasse, il continuo cambio di braccio, e aggiunse delle frasi di dialogo aggiuntivo tra i due per coprire maggiormente l'errore. Il fucile usato da Bull è un 1855 Colt Revolving. Le frasi recitate da Mississippi vengono dal poema "El Dorado", di EDGAR ALLAN POE. Le sequenze diurne vennero girate in esterni, e tutte le scene di notte su set. Gran parte della seconda metà del film si svolge di notte, una metafora della vecchiaia per Hawks, che sottolinea l'incombenza del buio sui personaggi di Hara, Cole e Bull.  Molte delle scene in cui Wayne corre, furono realizzate con una controfigura. Fu il 138esimo film dell'attore.  Uno dei cavalli di battaglia di Wayne nei western interpretati era l'uso, con ricarica, di un Winchester: per agevolarlo, in questa pellicola, venne posta una "D-loop", il meccanismo protettivo del grilletto che innesca il colpo, più larga. Come risaputo, John Wayne era un repubblicano ultraconservatore, e con EDWARD ASNER, che era un noto liberal, non voleva relazionarsi, alludendo spesso sul set a lui come "quell'attore di New York". Wayne fu invece colpito positivamente dal cattivo CHRISTOPHER GEORGE, al punto da volere l'attore in altri due titoli interpretati in seguito, "CHISUM" e "QUEL MALEDETTO COLPO AL RIO GRANDE EXPRESS". Nel film ci sono 12 morti. Le riprese durono 84 giorni, cominciarono nell'Ottobre del 1965, finendo alla fine di Gennaio del 1966, 24 giorni più del preventivato. Wayne era poco entusiasta del fatto che questo lungometraggio e "CAROVANA DI FUOCO", altro film interpretato da lui nel 1967, uscissero in pratica insieme: le critiche a "El Dorado" furono abbastanza severe, accusandolo più che altro di nascere già vecchio, ma entrambi gli western furono salutati da un buon successo di pubblico. L'uscita di "El Dorado" fu rimandata per via della concomitanza con un altro western da numeri alti al box-office, "NEVADA SMITH", sempre prodotto dalla Paramount Pictures. Costato 4 milioni e 600,000 dollari, ne incassò 12 sul solo suolo americano.

lunedì 2 gennaio 2017

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I PONTI DI TOKO RI ( Bridges at Toko Ri, USA 1954)
DI MARK ROBSON 
GUERRA/SENTIMENTALE
L'autore del romanzo "I PONTI DI TOKO RI", JAMES A. MICHENER, lo scrisse dopo aver passato del tempo sulla portaerei "USS Essex": il futuro astronauta Neil Armstrong faceva parte dell'equipaggio. Per rendere più realistici i primi piani, WILLIAM HOLDEN imparò a tenere i comandi di un aereo sul ponte di una portaerei.  Holden accettò di girare il film solamente se la produzione avesse mantenuto il finale del romanzo, in cui il suo personaggio muore, ed avesse evitato un forzato lieto fine. E' uno dei tre film di guerra in cui MICKEY ROONEY muore per via di una bomba a mano. I due fatti salienti su cui è fondata la trama, il salvataggio di un pilota abbattuto in mare, ed il tentativo di salvare un altro pilota precipitato oltre le linee nemiche, assieme al copilota, avvennero lo stesso giorno, l'8 Febbraio 1952, in Corea. A differenza del film, e del romanzo, i due soldati, imprigionati dai coreani, vennero poi rilasciati e sopravvissero alla guerra, ma al tempo della stesura del romanzo, la Marina ufficialmente aveva dichiarato che erano "persi in azione, probabilmente morti.". La Marina americana provvide 19 vascelli per aiutare la produzione.Vennero utilizzati i jet Panther F9F dello squadrone VF-192 della Marina, che già erano stati adoperati per girare "I VALOROSI". Il fratello più giovane di Holden, Robert Beedle, era caduto in guerra, pilota della Marina, abbattuto durante una missione: i commilitoni dell'aviatore dissero poi alla star che avevano riconosciuto molto di lui nella rappresentazione di Harry Brubaker da parte di William Holden. Il resort giappone che si vede nel film è modellato sul Fujiya Hotel, che sorgeva nel villaggio di Miyanoshita, vicino al monte Fuji. Le riprese esterne vennero effettuate appunto al Fujiya, mentre la parte interna venne ricreata in studio. Le riprese sulla poertaerei vennero girata sulla "Uss Oriskany". La "Uss Oriskany" è al giorno d'oggi situata vicino Pensacola, nel Golfo del Messico, divenuta una scogliera artificiale: è considerata come uno dei migliori dieci luoghi creati artificialmente per il nuoto ed i tuffi. Il film ebbe due nominations agli Oscar, per il montaggio e gli effetti speciali, vincendo in quest'ultima categoria. 

domenica 1 gennaio 2017

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IL DIAVOLO E' FEMMINA ( Sylvia Scarlett, USA 1935)
DI GEORGE CUKOR
COMMEDIA/DRAMMATICO
"IL DIAVOLO E' FEMMINA" fu il primo di quattro pellicole che videro insieme CARY GRANT  e KATHARINE HEPBURN. Fu il film d'esordio per DENNIE MOORE. HOWARD HUGHES visitò il set, arrivando con il suo aeroplano anfibio, vicino alla spiaggia in cui venivano effettuate le riprese: la motivazione era di andare a trovare il suo vecchio amico Cary Grant, ma il tycoon, in realtà, voleva conoscere Katharine Hepburn. Nel film "THE AVIATOR" viene ricreato il loro incontro. La proiezione test col pubblico fu disastrosa: GEORGE CUKOR si inventò, allora, un prologo, girato a Marsiglia, in cui la Hepburn era ripresa vestita con trecce e gonna, prima di presentarla con acconciatura e abiti che, come in gran parte della pellicola, la fanno sembrare un giovane. Insieme, Katharine Hepburn e George Cukor, dopo l'esito molto negativo della preview, si recarono dal boss della RKO, PANDRO S.BERMAN, per scusarsi e offrire di girare gratuitamente un altro film per la casa di produzione: la risposta del produttore fu "Non preoccupatevi.". Nonostante le recensioni piuttosto tendenti alla stroncatura, che il film ottenne, molti critici sottolinearono l'ottima prova di Cary Grant, ed in effetti fu uno dei titoli che affermarono la stella dell'attore inglese. Le riprese si svolsero tra l'Agosto e l'Ottobre del 1935. Costò 1 milione di dollari. Oggi è considerato uno dei titoli di punta della Hollywood anteguerra.