sabato 29 ottobre 2016

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LA SIGNORA IN ROSSO ( The woman in red, USA 1984)
DI GENE WILDER
COMMEDIA
"LA SIGNORA IN ROSSO" è il remake di un successo francese del 1976, "CERTI PICCOLISSIMI PECCATI": GENE WILDER aveva già, idealmente, girato un altro rifacimento, anche se non proprio esplicitamente, con "IL PIU' GRANDE AMATORE DEL MONDO", che in gran parte era ispirato da "LO SCEICCO BIANCO". Il ruolo di Charlotte, la bellezza che manda in crisi il protagonista, era stato offerto da Wilder a MELANIE GRIFFITH, la quale però non accettò la parte, preferendo lavorare in "OMICIDIO A LUCI ROSSE", e fu scelta così KELLY LE BROCK, che non aveva mai recitato in un film. JOSEPH BOLOGNA interpretò, lo stesso anno, un altro marito fedifrago in "QUEL GIORNO A RIO".  Fu l'esordio anche per THOM MATHEWS. Fu il secondo film girato insieme da Wilder e sua  moglie GILDA RADNER: prima avevano lavorato in "HANKY PANKY-FUGA PER DUE", e ne sarebbe seguito un altro, "LUNA DI MIELE STREGATA". Proprio promuovendo questo lungometraggio, in Francia, i due si presero una piccola vacanza per sposarsi lì. L'uomo nella foto nell'appartamento di Charlotte non è altro che JEAN- LOUP DABADIE, uno degli sceneggiatori di "Certi piccolissimi peccati". Una grande spinta al successo di questa pellicola fu dovuta anche al grande successo arriso alla colonna sonora, composta ed interpretata da STEVIE WONDER, che, in alcuni brani, comprende anche DIONNE WARWICK. L'immagine che pubblicizzò questo film, Kelly Le Brock con l'abito rosso sollevato dai vapori di una grata, è chiaramente ispirata a quella di MARILYN MONROE in "QUANDO LA MOGLIE E' IN VACANZA", cambiando dal bianco al rosso il colore del vestito: era già successo tre anni prima, con BARBRA STREISAND in lillà, per promuovere "ALL NIGHT LONG". L'edificio ripreso da cui Teddy rievoca la vicenda, e dal quale salta, nel finale, è lo stesso de "LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE". Fu il primo film con il divieto statunitense PG-13 ( minorenni sotto i 13 anni accompagnati da un adulto) in cui si vede un nudo frontale, per quanto brevissimo, di Kelly LeBrock. Si può dire che il grande successo arriso a "La signora in rosso", aprì la strada al metodo di comprare una sceneggiatura, da parte delle majors americane, di film andati bene in Francia ed in Europa, e farne un remake in USA. L'incasso americano fu di 25 milioni di dollari. Il più grande successo, da regista, per Gene WIlder, che scrisse ed interpretò pure la pellicola: nonostante ciò, avrebbe diretto solo un altro film, "Luna di miele stregata", nel 1986. Sebbene il film fosse andato benissimo in patria, e all'estero, e nonostante l'originale francese avesse avuto un seguito, "ANDREMO TUTTI IN PARADISO...", nè a Wilder, nè alle case di produzione USA, interessò mai girare il sequel. Vinse un Oscar, un Golden Globe e fu candidato al BAFTA, per "I JUST CALLED TO SAY I LOVE YOU", la canzone-tema portante della colonna sonora di Stevie Wonder. 

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