sabato 23 luglio 2016


UNA CALIBRO 20 PER LO SPECIALISTA 
( Thunderbolt and Lightfoot, USA 1974)
DI MICHAEL CIMINO 
THRILLER
"UNA CALIBRO 20 PER LO SPECIALISTA" avrebbe dovuto essere la quarta regia di CLINT EASTWOOD: però decise di non dirigere il film, e, rimasto impressionato per il lavoro come sceneggiatore di MICHAEL CIMINO per il secondo capitolo delle avventure del suo personaggio, l'ispettore Harry Calla(g)han, con la sua Malpaso Production scelse di affidargli la regia di questo lavoro, facendolo esordire. Infatti, lo script di Cimino era pervenuto a Eastwood tramite il suo agente, LEONARD HIRSHAN, e la star lo lesse con interesse perchè era firmato dal futuro regista de "IL CACCIATORE". Di per contro, il regista e sceneggiatore aveva scritto il personaggio di "Thunderbolt" con l'attore in mente. Clint Eastwood aveva voglia di interpretare un road-movie, e la sceneggiatura di "THUNDERBOLT AND LIGHTFOOT" gli sembrò ideale. Cimino modellò questo suo esordio su uno dei suoi film del cuore, "IL RIBELLE D'IRLANDA", di DOUGLAS SIRK, riprendendone lo spunto, due poliziotti irlandesi che intendono rubare denaro per finanziare una causa in cui credono. Il film è stata anche la prima delle due collaborazioni tra Eastwood e GEORGE KENNEDY, che Clint avrebbe voluto nel cast della sua regia l'anno dopo, "ASSASSINIO SULL'EIGER". Cimino ha ricordato più volte che la sua carriera come sceneggiatore e regista doveva molto a Clint Eastwood. Nel film compare KYLE EASTWOOD: è un bambino che mangia il gelato in una stazione di servizio. Fu lo stesso Clint a volere nel film JEFF BRIDGES come coprotagonista, avendolo apprezzato in precedenti interpretazioni. Cimino raccomandò a Bridges di far ridere Eastwood sia sul set che fuori, e infatti il contributo del giovane attore alleggerì notevolmente l'atmosfera delle riprese. Nonostante Bridges volesse sempre girare un'altra volta una scena, perchè suggeriva al regista che avrebbe potuto farla diversa o meglio, e Cimino lo indirizzasse a Clint, che notoriamente non vuole girare più di tre volte nessuna sequenza. Clint Eastwood volle realizzare di persona la rischiosa sequenza in cui si aggrappa all'auto guidata da Bridges, tuffandosi dentro mentre è in corsa. La chiesa vista nelle prime scene del film è la Chiesa Luterana St.Johns a Hobson, in Montana. Venne venduta nel 1980, con il progetto di spostarla a Troy, nello stesso Stato, ma venne poi smantellata. Le riprese durarono quarantasette giorni, tra il Luglio e il Settembre del 1973. I primi tempi di programmazione non entusiasmarono Clint Eastwood: i 9 milioni di dollari incassati all'esordio della pellicola ( 3 nel primo weekend di programmazione) parvero alla star non un gran successo, e biasimò la United Artists per non aver promosso adeguatamente questo film. Nonostante la major avesse distribuito in America i film girati con SERGIO LEONE, e due titoli precedentemente girati per il marchio, Eastwood non ha mai più voluto lavorare per la UA. Costato 4 milioni di dollari, ne incassò 25 nei soli Stati Uniti. Per questa interpretazione, Jeff Bridges ottenne la seconda nomination, come non protagonista, della sua carriera ( la prima era arrivata per "L'ULTIMO SPETTACOLO") e fino a quella per "STARMAN", dieci anni dopo, non ne avrebbe avute ancora; Eastwood in un'intervista rivelò che pensava di ottenere anch'egli la candidatura all'Oscar, ma rimase deluso.

venerdì 22 luglio 2016


L'AVVENTURA ( I/F, 1960)
DI MICHELANGELO ANTONIONI
DRAMMATICO
MICHELANGELO ANTONIONI intese realizzare il suo film "L'AVVENTURA" sull'instabilità delle emozioni, e concepì il racconto quasi come un'investigazione, a ritroso. Durante le riprese, LEA MASSARI ebbe un attacco cardiaco che la fece stare per due giorni in coma. Infatti, nella scena in cui Anna, il suo personaggio, nuota vicino alla barca fu girata con l'aiuto regista FRANCO INDOVINA in costume da donna e una parrucca. L'isola su cui venne girata la prima parte del film, Lisca Bianca, era rocciosa e inospitale, senza acqua nè corrente elettrica, ed esposta a correnti, spesso battuta dalla pioggia, e durante le riprese ci fu pure una tromba d'aria. Questo accrebbe il senso di disagio degli interpreti. La casa di produzione che allestì il film andò in bancarotta durante la lavorazione, non pagando la troupe e gli attori, e questo causò anche il ritiro della barca su cui si svolgono diverse scene, da parte del proprietario: Antonioni successivamente ne procurò una più grande, ed infatti nel film si può notare che in alcune scene il natante sia più grande e in altre più piccolo.Alcune delle scene d'amore furono censurate, e il regista venne denunciato per oscenità: successivamente la denuncia venne ritirata. Il fatto che di Anna ad un certo punto non si sappia più niente, per Antonioni non era importante, come dichiarò intervistato: a lui interessava che la storia ruotasse attorno a Claudia.  Alla prima proiezione al Festival di Venezia, il film venne fischiato così fortemente, che Antonioni e Monica Vitti abbandonarono la sala in cui era stato proiettato. In particolare, la sequenza in cui la protagonista corre lungo un corridoio, reputata troppo tirata per le lunghe dalla platea, fu sommersa di risate e urla dagli spettatori. Tuttavia, alla seconda proiezione l'atteggiamento degli spettatori cambiò, e alla pellicola fu assegnato il Gran Premio Speciale della giuria, aprendo la strada a "L'avventura" per diventare un caposaldo del cinema degli anni Sessanta, e non solo. Neanche due anni dopo la sua uscita, "Sight and Sound" definì questo lungometraggio "secondo solo a QUARTO POTERE nell'importanza, per il cinema". Divenne il primo capitolo della "trilogia dell'incomunicabilità", seguito da "LA NOTTE" e "L'ECLISSE", usciti nei due anni seguenti. Tra i premi vinti dalla pellicola, il Nastro d'Argento per la miglior colonna sonora, e il Golden Globe a Monica Vitti. Ebbe anche la candidatura al BAFTA come miglior lungometraggio dell'anno. 

venerdì 15 luglio 2016


IL DELINQUENTE DEL ROCK'N'ROLL 
( Jailhouse Rock, USA 1957)
DI RICHARD THORPE
MUSICALE
"IL DELINQUENTE DEL ROCK'N'ROLL", che prende il titolo originale da uno dei grandi successi di ELVIS PRESLEY, protagonista del lungometraggio, ebbe un'uscita funestata dalla morte, in un incidente d'auto, della co-protagonista JUDY TYLER, accaduto tre giorni dopo la fine delle riprese. Per questa ragione, Elvis decise di non guardare il film. GENE KELLY ammirò il numero musicale della canzone del titolo. Girando una sequenza, Presley perse una capsula dentale, e le riprese dovettero essere interrotte per qualche giorno, finchè ciò non venne rimediato. La band di Presley nel film era il vero complesso della rockstar, e JERRY LEIBER e MIKE STOLLER , che per Elvis avevano composto già molti suoi successi, scrissero quattro pezzi per questo lungometraggio: "Jailhouse Rock", "I want to be free", "Treat me nice", "You're so square". Lo fecero in cinque ore, rinchiusi in una stanza d'albergo, dal loro produttore. Il coreografo del film, Alex Romero, aveva preparato un ballo per la canzone del titolo, definito sullo stile classico di Elvis Presley: ma constatò, nelle prove, che il numero non funzionava, messo in pratica. Così chiese alla star come avrebbe ballato questo brano, e glielo fece mettere in atto: convinto dalla bella performance di Presley, la approvò e questa scena è rimasta come il più celebre e riuscito numero musicale dei film girati da Elvis. L'appartamento del protagonista, riarredato, aveva funto da set per "LA DONNA DEL DESTINO" con LAUREN BACALL. Elvis canta, intera o alcuni passaggi, tre volte "Don't leave me now" durante il film. Quando Vince abbraccia Peggy, l'orchestra intona un brano strumentale: è "All i do is dream of you", dal film "SADIE MCKEE", del 1935. Fu girato tra il Maggio e il Luglio 1957. Costato 400,000 dollari, ne incassò 4 milioni negli Stati Uniti. 

giovedì 14 luglio 2016


OBIETTIVO BURMA ( Objective, Burma!, USA 1945)
DI RAOUL WALSH
GUERRA
Il soggetto di "OBIETTIVO BURMA" fu parzialmente ispirato dalla realmente svoltasi "Operazione Loincloth", compiuta da soldati inglesi nel 1943 a Burma, appunto. Tuttavia, il produttore JERRY WALD rivelò che per certi versi, era da considerarsi un parziale remake di "PASSAGGIO A NORD-OVEST" con SPENCER TRACY. E' stato uno dei pochi film di guerra in cui ha recitato ERROLL FLYNN, apprezzati dalla star, benchè fosse amareggiato dalle diverse critiche ricevute per non aver effettivamente prestato servizio militare, e invece sullo schermo ha ricoperto più volte ruoli da soldato: riformato per problemi cardiaci, dolori alla schiena, tubercolosi e malaria, nonostante avesse provato ad arruolarsi in ogni corpo,  Flynn sentiva come un contributo alla nazione l'interpretare pellicole belliche. E le case di produzione cercarono di mantenere più segrete possibili le sue cattive condizioni di salute per timore che il pubblico, venutone a conoscenza, snobbasse i film del divo. ERVILLE ANDERSON venne ingaggiato perchè assomigliava moltissimo al  generale Joseph Stillwell, comandante delle forze USA in Asia, soprannominato "Vinegar Joe".Dopo una sola settimana dall'uscita del lungometraggio in Inghilterra, fu rimosso dalle sale britanniche: le proteste di veterani di guerra inglesi per via della colpa degli autori, l'aver "americanizzato" un'impresa dell'esercito britannico fecero effetto. La sensazione che nel cinema gli americani dessero l'impressione di avere, in pratica, vinto la guerra da soli, era diffusa, e così fino al 1952, il film non fu ripresentato in Gran Bretagna, con ampie scuse da parte della produzione. Curiosamente, dopo esser stato accusato di fin troppo patriottismo per aver sceneggiato questo lavoro di RAOUL WALSH, LESTER COLE fu successivamente uno dei "Dieci di Hollywood" accusati di attività antiamericane e filocomunismo. Un'altra faccenda non semplice da gestire fu la contrarietà di soldati dei Merrill's Marauders, presenti sul set come consiglieri tecnici, essendo stati in loco nella vicenda narrata, sulla strage di militari giapponesi da parte degli uomini di Nelson senza dar loro tempo di fuggire o arrendersi. Il fatto era, però, che se fossero lasciati vivi, li avrebbero portati di fronte ad un plotone di esecuzione, impensabile da mostrare al pubblico truppe americane che uccidono a sangue freddo dei nemici, del 1945. Sembra che una disposizione data da Walsh al cast sia stata "Bene, ragazzi, non c'è da recitare l' Amleto nella jungla!". Fu particolarmente accurata la ricostruzione, con divise, armi, anche perchè i fatti bellici raccontati erano recentissimi. Molti degli esterni di Burma vennero girati al Giardino Botanico  di Los Angeles : inoltre, nel film viene usato del materiale di repertorio girato in Asia. Pare che la scena della battaglia sulla collina sia stata ripresa con sei macchine da presa. Fu candidato a tre Oscar, miglior sceneggiatura, montaggio e colonna sonora. 

mercoledì 13 luglio 2016


MATTHEW BRODERICK ( Matthew Broderick, New York City, NY, USA, 21/03/62-....)
MATTHEW BRODERICK è nato a New York, nel 1962 da una pittrice e da un attore, terzogenito dopo due sorelle: alla Walden School si mise a recitare, ma era più propenso a intraprendere una carriera sportiva, dato che riusciva nel calcio e nel football, ma un infortunio al ginocchio pregiudicò il progetto. Debuttò, grazie alle insistenze paterne, a teatro a 17 anni,  in una commedia intitolata "On Valentine's day", e nel 1983, a ventun anni, recitò per due volte in lavori di NEIL SIMON, a teatro con "Brighton Beach memoirs" e, nella stessa stagione, esordì al cinema in "PER FORTUNA C'E' UN LADRO IN FAMIGLIA"( in cui esordì anche KIEFER SUTHERLAND). L'anno precedente aveva ricevuto l'offerta di interpretare il ruolo di Alex in "CASA KEATON", ma non voleva prendere un impegno a lungo termine, così rifiutò: fu una fortuna per MICHAEL J.FOX,  che ebbe la parte. A teatro riprese il ruolo interpretato in "Brighton Beach memories", nel secondo atto della trilogia di Simon, "BILOXI BLUES", che poi recitò anche sullo schermo nel 1988, in "FRENESIE MILITARI". Tuttavia, nello stesso anno del suo esordio, ebbe la grossa chance di essere scelto da JOHN BADHAM come protagonista di "WARGAMES-GIOCHI DI GUERRA", uno dei più grossi successi dell'anno. Nell'84 interpretò "LADYHAWKE", ma fu nel 1986 che colse un grosso hit personale, con "UNA PAZZA GIORNATA DI VACANZA" , e sul set di "FUGA DAL FUTURO" incontrò HELEN HUNT, con la quale intraprese una relazione sentimentale. Nel 1985 ebbe un serio incidente d'auto in Irlanda, guidando con al fianco l'allora fidanzata JENNIFER GREY: nel sinistro morirono una donna e sua figlia, sull'auto che si scontrò con la sua, e Broderick si ruppe di nuovo il ginocchio. Con "AMICI, COMPLICI, AMANTI" provò ad interpretare un personaggio meno leggero, e nel 1989 prese parte alla dramedy "SONO AFFARI DI FAMIGLIA" con le star DUSTIN HOFFMAN e SEAN CONNERY, e "GLORY-UOMINI DI GLORIA", western guerresco sul battaglione nordista formato da soli neri. Il confronto con grandi stelle del passato proseguì, come per molti colleghi della sua generazione, e nella commedia "IL BOSS E LA MATRICOLA" si confrontò con MARLON BRANDO. La prima metà degli anni Novanta portò più insuccessi che altro alla carriera di Broderick, eccetto la voce prestata a Simba adulto ne "IL RE LEONE", con insuccessi quali "IL ROMPISCATOLE": tornò in auge grazie al successo di pubblico, benchè stroncato dalla critica, del "GODZILLA" di ROLAND EMMERICH. A ruota, Matthew Broderick girò due film di successo, sia critico che di pubblico, rispettivamente "ELECTION" e "INSPECTOR GADGET". Sul set di "Glory" non andò assolutamente d'accordo con CARY ELWES. Fino alla scomparsa della madre, fin da ragazzo, è sempre andato a cena a casa della donna ogni Domenica sera.  Gli anni Duemila, se si eccettua "THE PRODUCERS", remake di "PER FAVORE, NON TOCCATE LE VECCHIETTE", hanno visto l'attore diventare un comprimario di lusso, e dedicarsi maggiormente ad apparizioni in serie tv: nel 2001 ottenne una candidatura al Tony Award per la versione teatrale di "The Producers",a Broadway. Nel 2003/04 riprese il ruolo nel musical per 100,000 dollari la settimana. Ha vinto, in carriera, due volte il Tony, per "Brighton Beach memoirs" nel 1983, e per "How to succeed in business without really trying", nel 1995. In carriera, è stato un attore cercato spesso, ma di non facili gusti professionali: ha rifiutato, tra gli altri, "POINT BREAK", " TOP GUN", "CATTIVE COMPAGNIE", "FLAMINGO KID", ed è stato preso in considerazione per "DUE FIGLI DI...", "BATMAN", "LE REGOLE DELLA CASA DEL SIDRO", "RISKY BUSINESS", "ATTO DI FORZA". Sua moglie, SARAH JESSICA PARKER, gli venne presentata dal fratello di lei, il suo amico TIMOTHY BRITTEN PARKER.  Con la collega è tuttora sposato, e ha avuto con lei tre figli, il primo dei quali nato quando Broderick aveva quarant'anni. Sia lui che la Parker sono mancini. E' un appassionato giocatore di ping-pong. Nel 2006 ha avuto la sua stella alla Hall of Fame. 
COSI' PARLO' MATTHEW BRODERICK:
"Sono diventato famoso interpretando i ragazzi più "cool" che fossero esistiti. Andando avanti con gli anni, gli unici ruoli che mi propongono sono adulti deboli o insicuri. Voglio invece personaggi che posso almeno trovare interessanti."
"Non ricordo il giorno dell'incidente d'auto. Non ricordo di essermi svegliato quella mattina, non mi ricordo di aver rifatto il letto. Il primo ricordo che ho è il risveglio all'ospedale, con quella strana sensazione alla gamba."
" Girando "Amici, complici, amanti", è stato divertente fare il romantico con un uomo!"

martedì 12 luglio 2016


PARADISO AMARO ( The Descendants, USA 2011)
DI ALEXANDER PAYNE
DRAMMATICO/COMMEDIA
"PARADISO AMARO" è tratto dal romanzo "THE DESCENDANTS" di KAUI HART HEMMINGS: fu l'occasione per ALEXANDER PAYNE di tornare alla regia a sette anni di distanza da "SIDEWAYS", con il quale vinse l'Oscar per la migliore sceneggiatura. Per la prima volta, Payne non scrisse in tandem la sceneggiatura con il suo abituale partner, JIM TAYLOR. Fu anche la prima volta in cui il regista lavorò dirigendo attori molto giovani. GEORGE CLOONEY accettò di buon grado di essere il protagonista della pellicola perchè Matt era un ruolo che si discostava in gran parte con quelli sostenuti fino ad allora. In più, aveva caldeggiato la propria partecipazione al film precedente di Payne, nel ruolo poi andato a THOMAS HADEN CHURCH, ma il regista gli aveva preferito il collega, perchè non voleva un attore troppo celebre. Per il ruolo di Alexandra AMANDA SEYFRIED e KIRSTEN STEWART fecero un provino, ma fu ingaggiata SHAILENE WOODLEY. Per il ruolo di Sid, invece, fece un provino MILES TELLER ma scritturarono infine NICK CRAUSE. Il personaggio nel romanzo è più "serio", Hart Hemmings rivelò che in sceneggiatura era stato alleggerito per dargli un'impronta più umoristica. Lo scrittore appare in un cameo, nel ruolo dell'assistente del protagonista che gli annuncia l'arrivo dei cugini. BEAU BRIDGES era molto a proprio agio girando alle Hawaai, avendo studiato all'università in una delle isole in gioventù. In una scena si può intravedere il diploma di Elizabeth della Punahou School, la più grande scuola privata degli USA, situata alle Hawaai, attiva dal 1841, in cui si è diplomato Barack Obama. La coperta sul letto di Elizabeth prima che venga spostata alla camera 315 è la medesima che usano nel finale Matt, Scottie e Alex. Il nome della moglie del protagonista nel romanzo era Joan, qui è stato cambiato in Elizabeth. Dal 2008 la sceneggiatura era presente nella famosa "Black List", la classifica dei migliori script in giro per Hollywood non ancora tradotti in film. Costato 20 milioni di dollari, ne incassò 82 negli States, e altri 94 nel resto del mondo, totalizzando 177 milioni. Le candidature agli Oscar furono cinque, per il miglior film, regia, attore protagonista (Clooney), sceneggiatura non originale e montaggio, vincendo la statuetta per lo script. Ai Golden Globes, cinque candidature, per il film categoria drammatici, la regia, l'attore protagonista, l'attrice non protagonista (Woodley) e la sceneggiatura, e due vittorie: a George Clooney e al film. Ai BAFTA tre candidature, come miglior film, sceneggiatura adattata e attore protagonista.