martedì 19 aprile 2016


STRADE VIOLENTE ( Thief, USA 1981)
DI MICHAEL MANN
NOIR
Per interpretare il rapinatore Frank, protagonista di "STRADE VIOLENTE", MICHAEL MANN aveva in mente JEFF BRIDGES, ma era troppo giovane per impersonare un esperto di furti con scasso come viene descritto il personaggio principale: dopo il "no" di AL PACINO, perchè doveva cominciare la lavorazione di "PAPA', SEI UNA FRANA!",  fu scelto allora JAMES CAAN. La sceneggiatura fu tratta dal romanzo "The home invaders", di FRANK HOIMER, un ex-ladro professionista. Al tempo della produzione della pellicola, Hoimer stava scontando una pena in carcere. Il titolo originale era "Violent Streets", che divenne poi il titolo italiano, tradotto: si optò per "THIEF", "ladro". James Caan considerò una sfida questo personaggio, dato che lui era uno che si appassionava molto alle cose, ma Frank era invece soprattutto un uomo freddo. Caan si sforzò di parlare il più lento possibile, per evidenziare il sangue freddo del personaggio, dato che lui era solito, invece, tenere un ritmo alto di conversazione. Dopo il Sonny de "IL PADRINO", per l'attore è il ruolo preferito tra quelli interpretati. Nella scena dell'ospedale, J.JAY SAUNDERS, che interpretava il medico, si inquietò per lo sguardo gelido con cui Caan lo fissava. Nel film debuttò, a 50 anni, ROBERT PROSKY, che avrebbe avuto poi una bella carriera da caratterista: fu il film d'esordio anche per JAMES BELUSHI, DENNIS FARINA, WILLIAM PETERSEN, e JOHN KAPELOS. Curiosamente, Farina interpreta un malavitoso, ma all'epoca era un poliziotto nella vita reale, mentre Santucci, un ex-criminale, interpreta un poliziotto corrotto: la moglie di Santucci invece compare come cameriera di un locale. Tutti i marchingegni utilizzati nel film per compiere le rapine, non sono attrezzature di scena, ma veri attrezzi usati dai malviventi. Furono forniti da veri scassinatori, soprattutto da John Santucci, che interpretò il sergente Urizzi nella pellicola. Anche il caveau in cui Frank "opera" all'inizio del film, era vero,e  venne affittato alla produzione per 10,000 dollari: Santucci insegnò al protagonista come muoversi credibilmente. La grossa rapina nella gioielleria è ispirata ad una vera rapina organizzata da John Santucci stesso. Per mantenere le strade costantemente bagnate, venne usata un'autocisterna da 60.000 galloni. La storia della prigione che Frank narra nel suo monologo a cena, viene da una lettera scritta a Michael Mann da un vero recluso. Il regista tende a essere notoriamente un perfezionista, e sembra che abbia fatto ammattire il costumista per trovare la maglietta con l'hula hoop che James Belushi indossa nella scena dell'ultima rapina nei caveaux. Nella scena in cui Frank sfonda il tetto con un attrezzo, James Caan si ferì ad una mano in maniera seria. La casa che viene seriamente danneggiata nel film venne poi demolita, e tre nuove abitazioni sorsero nello spazio che prima occupava. Sembra che l'esplosivo usato per gli effetti speciali fosse eccessivo, e avesse causato grossi danni nelle fondamenta della costruzione. La sequenza in cui Frank fa esplodere la propria macchina venne girata alle quattro del mattino, in una nottata molto fredda: ciononostante, venne calcolato che c'erano circa 2000 curiosi ad assistere alle riprese. Nelle pause delle riprese, cast e troupe erano soliti fermarsi al Blue's Brothers Bar, di proprietà di James Belushi. Il Green Mill Lounge che Frank gestisce come copertura per i suoi affari, era un vero bar chiamato appunto "The Green Mill" situato a Chicago, ove il film si svolge. Costò 4 milioni e 300,000 dollari: sebbene alla sua uscita non abbia sbancato, adesso è considerato uno dei più riusciti film di Michael Mann, e uno dei più bei noir moderni. Mann fu candidato alla Palma d'Oro al festival di Cannes 1981.

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