sabato 29 agosto 2015


FERMATA D'AUTOBUS (Bus Stop, USA 1956)
DI JOSHUA LOGAN
COMMEDIA
La commedia drammatica "BUS STOP" di WILLIAM INGE esordì il 2 Marzo 1955 a Broadway, e venne replicata per 477 volte, venendo nominata al Tony Award per il 1956. Il film che ne venne tratto doveva avere per protagonisti MARILYN MONROE e ELVIS PRESLEY, ma l'agente della rockstar, il colonnello Parker, si oppose impedendo al suo pupillo e assistito di partecipare all'operazione. Si pensò allora di dare il ruolo di "Bo" a FESS PARKER, ma l'attore era sotto contratto con la Disney, all'epoca, senza possibilità di girare per altri studios: questo influenzò negativamente sulla sua carriera, perchè anche la parte poi andata a JEFFREY HUNTER in "SENTIERI SELVAGGI" avrebbe dovuto toccare a lui. Il ruolo venne offerto a MONTGOMERY CLIFT, che fece sapere di non essere interessato alla pellicola.  Fu il film d'esordio per HOPE LANGE e per DON MURRAY. Fu il lungometraggio che riportò sugli schermi, dopo un anno di pausa, Marilyn Monroe: fu anche il primo dei film che la diva interpretò dopo aver firmato un contratto di sette anni con la 20th Century Fox.  A teatro, il ruolo di Chèrie era stato fortemente tratteggiato da KIM STANLEY, e dei critici scrissero che Marilyn non aveva fatto altro che ricalcare l'interpretazione della collega: si disse ciò, però, anche quando sul palcoscenico la Stanley interpretò una versione ufficiosa della Monroe in "La divina", nel 1958. Era vero, comunque, che Marilyn Monroe aveva amato la performance della Stanley, e aveva modellato l'accento del proprio personaggio su quello usato dalla collega in teatro. Secondo Don Murray, la Monroe era davvero nuda sotto le lenzuola, perchè l'attrice pensava che per rendere meglio la scena, il suo personaggio non avrebbe dovuto avere vestiti indosso. La star bionda percepiva il proprio personaggio come fortemente caratterizzato dall'aspetto sessuale, e tuttavia aveva in mente che doveva essere vestita con abiti da poco, come una cantante da saloon di second'ordine, e avere una vaga sciatteria: d'accordo con JOSHUA LOGAN, e il suo truccatore personale, ALLAN SNYDER, evitò di mettersi al sole per avere un vistoso pallore, rinforzato da un trucco che la facesse sembrare una che dormisse tutto il giorno e cambiò anche il colore della propria chioma, passando dal biondo platino ad un più soft biondo miele, che secondo l'hair-stylist HELLEN TURPIN faceva maggiormente risaltare la pelle bianca.  Marilyn Monroe volle che il colore dei capelli di Hope Lange fosse più scuro, perchè riteneva che un'altra bionda nello stesso film avrebbe distolto l'attenzione del pubblico da lei. La lavorazione non fu delle più semplici: sul set, la Monroe era fin troppo emotiva, e a volte bastava che venisse interrotta da Logan per andarsene dalla scena, piangendo; Logan era un uomo piacente, e corse voce che la Monroe ne fosse attratta, così quando egli capì che semplicemente eliminando dalla propria direzione la parola "Taglia", rendeva molto meno nervosa e più duttile la sua interprete, adottò questo sistema, conquistando l'attenzione della diva. Una sequenza di quelle girate sul bus fu particolarmente complessa da girare: è quella in cui Chèrie confessa di essersi innamorata, a Elma, mentre una retroproiezione dà l'illusione del mezzo che si allontana in una pianura: Hope Lange era molto preparata ai cambi d'umore della più celebre collega, ma pare che la Monroe mise molta partecipazione recitando la sequenza, arrivando a versare vere lacrime, con grande approvazione del regista. Purtroppo, molto della scena venne tagliato al montaggio, e la Monroe non perdonò mai di questo Joshua Logan, sebbene egli avesse dichiarato che era una delle più belle prove della star. Il fatto era che Marilyn Monroe riversava molte delle sue insicurezze nelle prove recitative: c'erano giorni in cui offriva un contributo sopraffino, sapendo incanalare le proprie esitazioni e i propri capricci nella resa del personaggio, e altri in cui non ricordava nemmeno le battute da dire. Murray, in più interviste, ricordò come piuttosto ardua la lavorazione del film, e che spesso fosse necessario girare delle sequenze con la Monroe più e più volte, e che si sentiva rilassato girando le scene che non includevano la star. E che non c'erano stati rapporti umani con lei, che risultava perlopiù concentrata sulle battute da dire, senza dare relazione quasi a nessuno. Don Murray non volle avere più niente a che fare con la bellissima collega, chiudendo ogni rapporto, in pratica, a lavorazione terminata: per Joshua Logan, che era maggiormente in sintonia con la Monroe, avendo problemi di insonnia e un'ipersensibilità maiuscola, la diva era comunque una grande attrice,  "una combinazione tra GRETA GARBO e CHARLIE CHAPLIN". Logan, che aveva studiato recitazione con Stanislavsky in Russia, era attratto dal talento naturale della Monroe, ritenendola una forte intelligenza istintiva, e la incoraggiò a "cercare" il suo personaggio, per renderlo più aderente a sè stessa. Nella scena in cui Chèrie schiaffeggia Bo con il proprio abito rivestito da paillettes, Murray rimase leggermente ferito al volto, per via del rivestimento, piuttosto tagliente.Il top verde con  i lacci neri, che Marilyn porta, era stato indossato, quattro anni prima, da SUSAN HAYWARD in "LA DOMINATRICE DEL DESTINO". E il costume indossato dalla Monroe nella scena al night club nella scena in cui canta "Black Magic" venne venduto, nel 2011, per 230,000 dollari. Don Murray ricevette la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista, senza vincere il premio. Ai Golden Globes le candidature furono due: per il miglior film nel genere commedia/musical, e per la Monroe come attrice protagonista, ma nessun premio anche qua. 

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