mercoledì 24 giugno 2015


GLI INVASORI SPAZIALI ( Invaders from Mars, USA 1953)
DI WILLIAM CAMERON MENZIES
FANTASCIENZA
"GLI INVASORI SPAZIALI" è uno dei primi film di fantascienza concepiti e scritti negli anni Cinquanta: sulla sua genesi ci sono storie contraddittorie. Sembra che dovesse risultare come una grossa produzione, da far uscire in 3D, per poi accorgersi che non c'erano cineprese adatte al lavoro che sarebbe dovuto risultare sugli schermi, seppure i set fossero stati approntati, appunto, per permettere la realizzazione tridimensionale. Di tutto ciò, però, non esiste reale documentazione, tranne l'annuncio dei produttori e la testimonianza del direttore della fotografia JOHN F.SEITZ. Rappresentò l'esordio sullo schermo per RICHARD DEACON. LUCE POTTER, che interpreta la "Testa Marziana" rinchiusa nella bolla di vetro, era stato uno dei Chipmunks ne "IL MAGO DI OZ": per anni ricevette lettere di spettatori che gli dicevano quanto li avesse spaventati da bambini, in questa parte! La sceneggiatura venne opzionata inizialmente da ARTHUR GARDNER e JULES V.LEVY, che poi desistettero, e fu EDWARD L.ALPERSON  a produrre il lungometraggio. Sembra che WILLIAM CAMERON MENZIES avesse approntato 12 storyboards per girare più dettagliatamente possibile la pellicola, ma queste sparirono misteriosamente dal suo ufficio, il giorno prima dell'inizio delle riprese. Nel film ci sono dei riferimenti a avvistamenti di UFO di cui si era parlato, negli anni precedenti alla sua uscita: le foto delle "Lubbock Lights" sono riprese da riviste e giornali reali. Per dare un effetto  verosimile all'altezza degli extraterrestri, vennero scritturate più che altro persone di bassa statura, mentre i sei alieni erano figuranti alti perlomeno 1 metro e 80. Le bolle sui muri sotterranei vennero realizzate con profilattici, dai tecnici degli effetti speciali.  Il coro udibile al pozzo di sabbia fu effettuato da un gruppo di otto uomini e otto donne: venne dato un effetto-eco per aumentarne il volume, e la drammaticità. L'apertura e la chiusura del pozzo vennero realizzate tagliando, per lungo, una fenditura in tele molto pesanti, inserendovi un grosso imbuto. Una potente macchina per sottovuoto venne piazzata sotto l'imbuto,e il tutto venne coperto con molta sabbia. Le riprese vennero invertite per dare l'effetto speciale visto sullo schermo. La musica che suona quando l'esercito si appresta a combattere i marziani, è "The Army goes rolling along", basata sulla canzone "U.S.Field Artillery Song", del 1917: dal 1956 è diventata l'inno ufficiale dell'esercito USA. Il film venne realizzato a basso costo, con 290,000 dollari di spesa, ma risultò un buon successo di pubblico. Ne è stato realizzato un remake, nel 1986, da TOBE HOOPER, che non andò bene. 

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