domenica 31 maggio 2015


IL MASSACRO DI FORT APACHE (Fort Apache, USA 1948)
DI JOHN FORD
WESTERN 
Di fatto, "IL MASSACRO DI FORT APACHE" è il primo capitolo della "trilogia della Cavalleria" di JOHN FORD, anche se quando lo realizzò, non c'era il progetto di ampliare l'argomento:in realtà, questo lavoro venne dopo il fiasco di "LA CROCE DI FUOCO", per rilanciare la "Argosy Productions" fondata con MERIAN C. COOPER. Cooper aveva bisogno di un uomo esperto alla regia come Ford, che si prendesse cura del film dall'inizio della preparazione alle ultime rifiniture, e lavorasse velocemente. Il soggetto era vagamente ispirato alla storica disfatta di George A.Custer, mettendo Thursday al posto del giovane generale e gli Apaches a sostituire i Sioux: gli errori tattici e l'atteggiamento dei sopravvissuti ricordano infatti la folle grossolanità con cui il celebre militare nordista portò i suoi uomini ad essere trucidati a Little Big Horn.JOHN WAYNE amava recitare per John Ford,e forniva una totale disponibilità al regista,   Ford non andò d'accordo granchè con la diciannovenne SHIRLEY TEMPLE, e spesso la sfotteva per la sua mancanza di educazione e la sua maniera di recitare. All'epoca, la Temple era sposata con JOHN AGAR,che qui debuttò sullo schermo, ma neanche un paio d'anni dopo si divorziarono, e la stampa dette molto spazio all'eclatante fine del matrimonio, dovuto a comportamenti reciprocamente scorretti, problemi di alcool e infedeltà manifeste. La Temple era incinta durante le riprese, e temeva che andare a cavallo, o indossare corsetti troppo stretti avrebbero potuto farla abortire. Con Agar John Ford fu particolarmente ostile, chiamandolo in pubblico, più volte, "Mr. Temple",  deridendo la sua incompetenza a cavallo, rimbrottandolo se dimenticava delle battute da recitare. Un giorno, Agar sbottò e annunciò che abbandonava il set, ma fu fermato da John Wayne, che si fece carico delle sue maggiori difficoltà e gli dette mano per superarle. Anche WARD BOND subì dei maltrattamenti, ma non solo dal regista, pure da Wayne stesso: i due lo prendevano in giro per via del suo grosso posteriore,e Bond, che avrebbe voluto fare il protagonista di film romantici, e non il caratterista, rimase molto male per lo scherno di regista e attore principale. Fu l'ultimo film girato da HENRY FONDA, prima che venisse schedato per le sue attività politiche di sinistra. Benchè avessero girato altri otto film insieme, prima di questo, Fonda trovava frustrante la scarsa disponibilità del regista  a provare accuratamente le scene più emotive : se l'attore provava a discutere come dover girare una sequenza, o intonare una frase, Ford gli faceva capire che non aveva tempo, quando addirittura non gli intimava di tacere. E, nonostante le molte collaborazioni, il divo non si fece mai piacere i modi rudi del director. Anche se ha sempre ammesso la grande bravura registica di Ford, e che doveva molto, come attore, al suo lavoro. E comunque Henry Fonda arrivò su quel set molto provato: il fiasco de "La croce di fuoco", la carriera che sembrava segnare un pò il passo, matrimoni falliti alle spalle, difficoltà nei rapporti con i figli e un isolamento parziale da molte amicizie, John Ford ed il suo direttore della fotografia, ARCHIE STOUT, utilizzarono dei raggi infrarossi per alcune riprese: fino ad allora, erano stati usati per ricerche scientifiche, e il regista, che aveva imparato dal direttore della fotografia GABRIEL FIGUEROA, con cui aveva lavorato per "La croce di fuoco", che questo metodo faceva risultare molto meglio il blu,sulla pellicola in bianco e nero, a differenza delle macchine da presa normali, che l'avrebbero fatto parere nero, e far risaltare il colore del cielo. Di per contro, ciò rendeva molto pallidi i volti degli attori, che dovevano essere truccati con una tinta piuttosto scura, per evitarlo. Stout litigò spesso con Ford durante le riprese, e si rifiutò di girare, addirittura, delle scene come il regista avrebbe voluto. Durante una scena d'azione, uno degli stuntman si ferì gravemente alla schiena, uno dei mezzi che trasportava munizioni, nel film, si ribaltò e sbalzò fuori quattro persone, che avrebbero potuto sfracellarsi sulla roccia antistante: per fortuna, l'allora stuntman BEN JOHNSON intervenne e ridusse un incidente potenzialmente letale per i quattro, guadagnandosi la riconoscenza dei produttori, con un contratto di sette anni per la Argosy, e ruoli di maggior consistenza. Il forte costruito dalla produzione durò molti anni, e servì a girare numerose altre pellicole, e in molti episodi della serie tv "RIN TIN TIN". Si trovava nella Simi Valley, in California, ed è ancora possibile visitarne oggi la locazione. Le sequenze di battaglia vennero girate nella Monument Valley, in Arizona, perchè lì l'assicurazione per gli stunt era meno cara che nello Utah. Le riprese non vennero aiutate dal clima, che dava dei fortissimi sbalzi di temperatura, tra caldo forte e improvviso calo di gradi,e tempeste di sabbia e vento potente più di una volta portarono problemi alla lavorazione.  Gli indiani che impersonavano gli Apaches, erano in realtà Navajos.Il regista li considerava dei fantastici attori naturali, li rispettava e gli piaceva lavorare con loro; di conseguenza, a loro faceva piacere essere chiamati per girare film, perchè significava avere la possibilità di lavorare e guadagnare. Occorsero 200 uomini per impersonare i guerrieri, ed altri 100 tra donne e bambini.  La colonna sonora, all'inizio del film, presenta qualche parte della celebre canzone "SHE WORE A YELLOW RIBBON" che sarebbe stato il titolo del successivo film della trilogia della Cavalleria di Ford (da noi, "I CAVALIERI DEL NORD-OVEST"). Ford non gradiva la presenza sul set di mogli, mariti e partner vari, ma permise a John Wayne di portare il figlio Michael:anni dopo, il figlio della star ricordò in un'intervista che sei giorni di riprese alla settimana nel deserto, gli parevano infiniti, ma che il regista era perfettamente a suo agio con quella condizione di vita spartana. Inoltre, sembra che John Ford se la godesse mettendo in soggezione cast e troupe, avviando litigi e usando una certa prepotenza, di modo che un pò tutti lo temessero. Le riprese si svolsero dal Luglio all'Ottobre del 1947. Costato 2 milioni e mezzo di dollari, ne incassò negli Stati Uniti 6. Nel 1949, venne allestito un adattamento radiofonico da "Screen Director's Playhouse" con John Wayne e Ward Bond che riprendevano i ruoli originali. 

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