mercoledì 15 aprile 2015


DALLA CINA CON FURORE (Jing wu men,HK 1972)
DI WEI LO
AZIONE 
Il film che lanciò definitavamente verso un successo internazionale BRUCE LEE, è "DALLA CINA CON FURORE", ispirato a veri fatti accaduti a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento,come la morte del maestro di arti marziali Huo Yuanjia, forse condannato  da biscotti avvelenati dagli invasori nipponici ,e l'eroe popolare Chen Jeh, che divenne un simbolo della lotta contro il nemico giapponese. La lavorazione non fu semplice: tra il regista WEI LO e Bruce Lee ci furono numerose discussioni, anche per via del contenuto, secondo l'attore, qua e là razzista, del film, e per screzi personali: dopo aver finito la lavorazione, Lee fece sapere che non avrebbe più lavorato con Lo. Lee coreografò personalmente ogni scena di combattimento  girata da lui. Nella sequenza in cui Chen si batte con Yoshida, e fa una capriola, in realtà è WAH YUEN a compire questo gesto atletico,e il cattivo Suzuki, quando viene colpito con un calcio, e sfonda la finestra di carta, è in realtà un giovane CHARLIE CHAN a "doppiare" il personaggio. Originariamente, Chen non doveva morire, anche perchè era opinione comune che nella realtà fosse riuscito a sfuggire ai nemici:fu Bruce Lee a voler far morire onorevolmente il personaggio, per sottolineare che crimine e violenza non pagano.  Il titolo originale significa "La scuola Jing Wu", ma al film venne dato un titolo internazionale, "FIST OF FURY": per i mercati in lingua inglese,invece, per non creare confusione con "IL FURORE DELLA CINA COLPISCE ANCORA", che aveva avuto appunto quel titolo, essendo stato distribuito prima di questo, pur risultando successivo, questo lungometraggio fu intitolato "THE CHINESE CONNECTION". Per i trailer, venne utilizzata come musica di commento "COSì PARLO' ZARATHUSTRA" , la celebre composizione di RICHARD STRAUSS. Divenne un fenomeno, facendo esplodere il mito di Bruce Lee e delle arti marziali: al film vennero connessi vari film che in realtà c'entravano poco e nulla, ma ebbe diverse riedizioni che tuttavia incassarono bene, per tutti gli anni Settanta. Curiosità: nella pellicola appaiono cose che nel 1910 non esistevano, come orologi da polso, e altre sviste.

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