giovedì 19 dicembre 2013


M-IL MOSTRO DI DUSSELDORF (M,D,1931)
DI FRITZ LANG
DRAMMATICO
Il soggetto di "M" è ispirato,in parte,alla vera vicenda di cronaca nera di Peter Kurten,un assassino seriale che terrorizzò la Germania negli anni '20,chiamato "il vampiro di Dusseldorf":anche se FRITZ LANG negò sempre che per il suo film avesse tratto idee dai fatti realmente accaduti,è stato appreso che lui e sua moglie THEA VON ARBOU si siano documentati sulla faccenda,recandosi sui luoghi dei delitti,e visitando per più di una settimana un manicomio.Per il regista si trattava della necessità di un rilancio economico,dopo gli insuccessi commerciali di "METROPOLIS" e "UNA DONNA NELLA LUNA".Fu il suo primo film sonoro e,a suo dire,il suo preferito tra quelli che girò.Fino a questo film,PETER LORRE era stato considerato perlopiù un attore brillante,bravo nelle commedie.Il personaggio del maniaco viene introdotto da un motivo da egli fischiettato:si tratta di un brano tratto da "PEER GYNT" di EDVARD GRIEGS.E' stata una delle prime volte in cui un brano di un musical viene usato all'interno di altre opere,e la prima volta nel cinema in cui un personaggio viene caratterizzato da un motivo musicale,tecnica adoperata solitamente nella lirica.Lorre non riusciva a intonare il motivo,così quel che si sente nel film è prodotto da Fritz Lang stesso,il quale non era intonatissimo,ma appunto ciò tornava bene nell'interesse del racconto.La crudeltà del regista verso gli attori è leggendaria:pare che per realizzare la sequenza in cui Peter Lorre cade giù per le scale,abbia ripetuto la ripresa  una decina di volte.L'attore,contattato da Lang per girare "LA BESTIA UMANA",ventitrè anni dopo,rifiutò l'offerta di tornare a girare con lui.Benchè la sua prova venne elogiata con entusiasmo fino dai primi tempi dopo l'uscita del film,Lorre non amava che gli venisse ricordato questo suo ruolo,perchè odiava essere assimilato a un mostro che uccide bambini.Per la scena del processo finale presero parte,come figuranti,veri criminali:Lang affermò che durante le riprese,ben 24 di loro vennero arrestati.I nazisti bandirono la pellicola dalla Germania nel Luglio del 1934:Peter Lorre,ebreo,abbandonò il paese poco dopo aver concluso le riprese di questo film,per paura,fondata,del regime nazista.Fritz Lang,per metà ebreo,lo fece nel 1933.Non è stato possibile fino al 1966 organizzare proiezioni pubbliche di questo lungometraggio in Germania.Contrariamente a quel che è stato spesso detto,il regista non cambiò il titolo da "Gli assassini sono su noi" in "M" per paura di rappresaglie da parte dei nazisti:l'idea del titolo diverso gli venne girando il film,quando uno dei criminali scrive la lettera "M" sul retro della giacca del protagonista,e gli parve un titolo più inquietante e riuscito.La lettera sta a significare "Morder",assassino in tedesco.Le riprese durarono sei settimane.L'utilizzo della voce fuori campo fu un'innovazione per il cinema dell'epoca.Due terzi del film sono sonori,il restante tempo di proiezione è praticamente muto.Questo fu fatto per ammortizzare i costi del lungometraggio.La visione della Germania proposta nella pellicola era veramente pessimista:Lang stava osservando la rapida ascesa del partito nazista e ne era,a giusto titolo,preoccupato;inoltre,pure la moglie dell'autore si iscrisse al partito nazionalsocialista,creando tensione nella coppia.IRVING THALBERG ,produttore capo degli esecutivi della MGM,rimase così colpito dalla visione di questo lungometraggio,da organizzare una proiezione privata per i suoi registi e sceneggiatori,raccomandando loro di tenere a mente la potenza e lo stile con cui era stato fatto "M":tuttavia,lo stesso produttore rispose che se qualcuno gli avesse proposto un film che parlava di un assassino seriale e maniaco che uccideva bambini,l'avrebbe rifiutato nettamente.Il criminale nazista Josef Goebbel definì questo film "fantastico,libero da falsi sentimentalismi".Insieme a "Z" di COSTA-GAVRAS e "R" di TOBIAS LINDHOLM,detiene il record per il titolo più breve della storia del cinema.

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