mercoledì 20 marzo 2013


IL TERZO UOMO (The third man,GB 1949)
DI CAROL REED 
THRILLER
GRAHAM GREENE,autore del romanzo "IL TERZO UOMO",basò la figura di Harry Lime,il misterioso e ambiguo personaggio al centro del racconto,per la maggior parte della narrazione fuori scena,sull'agente segreto Kim Philby,superiore di Greene nell'intelligence britannica quando lo scrittore lavorava per il governo.Il nome Harry Lime è,forse, un gioco sul nome dell'autore:Harry Graham Greene era il suo nome completo,e appunto Harry,più il verde (green) del lime avrebbe ispirato l'appellativo del personaggio.Altre fonti,invece,accennano al fatto che potesse essere un riferimento alla calce viva ("quicklime") in cui vengono sepolti i cadaveri.DAVID O.SELZNICK,produttore del film,inizialmente non voleva sentir parlare di dare il ruolo di Lime a ORSON WELLES,giudicandolo "una sventura per il box-office",ma alla fine il regista CAROL REED ebbe la meglio:non così andò per il ruolo di Holly Martins,per il quale Reed voleva JAMES STEWART,ma Selznick fu categorico,perchè aveva JOSEPH COTTEN sotto contratto all'epoca.In realtà anche CARY GRANT venne preso in considerazione,ma prevalse l'opzione di Cotten.Altra scelta del producer fu ALIDA VALLI nel principale ruolo femminile,cosa che trovò entusiasta Reed,invece:sia il regista che il co-produttore ALEXANDER KORDA vollero che l'attrice italiana esprimesse più sensualità che mai,e fecero in modo che la Valli cambiasse spesso abiti e fosse inquadrata in modo che risaltasse la sua bellezza,andando contro i voleri di Selznick,che non dava un'importanza così grande al personaggio.Welles fu messo di fronte alla scelta se volere una paga stabilita,o una percentuale sui profitti del film:egli scelse per il salario,pentendosene in seguito,quando la pellicola ottenne un cospicuo successo internazionale."Il terzo uomo" avrebbe dovuto essere il primo di una collaborazione salda e duratura tra Selznick e Korda,ma i numerosi disaccordi sorti tra i due durante la realizzazione di questa pellicola di fatto fecero sì che sia stata l'unica collaborazione,ironicamente di gran successo,tra i due produttori.Negli incontri per accordarsi sulla contrattazione dei diritti di sfruttamento del romanzo e sulla trasposizione cinematografica,tra Greene,Selznick e Reed ,lo scrittore commentò,poi,che era rimasto assai deluso dal produttore,che definì "la parodia,ormai di se stesso".Quel che Graham Greene non sapeva era che per reggere i troppi impegni,Selznick era in un periodo di dipendenza da Dexedrina,altrimenti conosciuta come "Speed",droga leggera che permette di concedere meno tempo possibile al sonno.Lo stesso Reed ne fece uso durante la realizzazione del lungometraggio,arrivando a dormire spesso due ore per notte.Il regista aveva organizzato tre squadre per girare:una di giorno,una di notte,e una appositamente per le scene delle fogne,così Reed lavorava praticamente al film venti ore al giorno .Orson Welles,non appena giunto a Vienna per girare,rifiutò numerose delle scene previste nelle fogne,in cui si svolgeva il climax del racconto:per via delle sue proteste e polemiche,Korda organizzò la ricostruzione dei canali fognari su set tirati su in studi in Inghilterra.Welles,per giunta,spesso era in giro per l'Europa mentre era atteso a Vienna per girare delle scene,eludendo gli assistenti di produzione e il secondo regista GUY HAMILTON:Carol Reed aveva necessità di filmare delle scene importanti e spettacolari,ma l'attore e regista era assente,così usò delle controfigure per girare delle sequenze,con Hamilton stesso costretto a indossare un cappello larghissimo ed un cappotto imbottito per assumere la "stazza" di Orson Welles,che si presentò alle riprese con due settimane di ritardo.Voci,più tardi,insinuarono che Welles si sia riscritto di proprio pugno molte delle battute del suo personaggio,e che,addirittura,abbia preteso di dirigere alcune delle scene dove compariva Harry Lime;ma ogni persona,Orson Welles stesso, coinvolta nella realizzazione del film ha confermato che non era vero niente,e che Welles di suo abbia messo i riferimenti ai problemi di stomaco che Lime dice di avere,e la celebre battuta sugli orologi a cucù svizzeri.Anche la scena in cui Lime tende inutilmente le dita fuori dal tombino prima di morire,con l'inquadratura della mano,fu suggerita a Reed da Welles.Voci non accreditate sostengono che il compositore della colonna sonora ANTON KARAS sia stato incontrato da Reed girando per night clubs a Vienna durante la fase preparatoria.Selznick volle tagliare undici minuti circa della versione originale,e rimpiazzò l'originale voce narrante (che era di Carol Reed) che spiegava dettagli vari,sullo stato di Vienna nell'immediato dopoguerra,con quella di Joseph Cotten,omettendo,ad esempio,accenni ai precedenti da alcolizzato di Holly,per non sminuirne il carattere di eroe della storia.Molte delle scelte di Selznick lo resero inviso alla troupe intera,che odiava i suoi metodi e il suo decisionismo:il produttore provò a convincere Greene anche sul titolo da cambiare in "Night time in Vienna".Curiosamente,la lavorazione del film rimanda alla successiva serie di James Bond.Oltre a Guy Hamilton,venne preso in considerazione BERNARD LEE,futuro "M" per la parte del sergente Paine,mentre JOHN GLEN,che avrebbe diretto dal 1981 al 1989 cinque episodi di 007,.faceva parte dello staff del montaggio.Alcune delle scene nelle fogne vennero girate nel WienKanal,che collega sotterraneamente il fiume Vienna con il Danubio;la polizia della capitale viennese aveva uno speciale dipartimento che controlla esclusivamente l'intricata rete fognaria,a rischio di sfruttamento da  parte di criminali in fuga,traffico di droga e altro.Il finale fu oggetto di vive discussioni:Grahame Greene,noto per la cupezza dei suoi scritti e la sua visione del mondo pessimista,insisteva perchè la pellicola avesse un lieto fine,con Holly che abbracciava Anna Schmidt dopo il funerale di Harry,mentre Selznick,famoso per i suoi happy ending hollywoodiani,premeva perchè Anna ignorasse Holly dopo la morte di Lime,e Reed dette ragione al produttore,facendo sì che il finale della storia fosse triste.Il dubbio che aveva Carol Reed era sulla lunghezza della scena,due minuti di proiezione in cui Anna ignora Holly nel viale.Orson Welles,per due anni,prese parte ad uno show,nel 1951 e nel 1952,che narrava le storie di Harry Lime prima del suo finale di partita.

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