domenica 16 settembre 2012


DOVE OSANO LE AQUILE (Where eagles dare,USA 1968)
DI BRIAN G.HUTTON
GUERRA
La molla che fece nascere "DOVE OSANO LE AQUILE" fu il figliastro di RICHARD BURTON,molto legato al patrigno,che insisteva con lui perchè lo avrebbe voluto vedere protagonista di un filmone di guerra:Burton si rivolse al produttore ELLIOTT KASTNER,che individuò subito lo sceneggiatore adatto a scrivere la storia,in ALISTAIR MCLEAN ,che scrisse il romanzo e la sceneggiatura simultaneamente,in sei settimane:per questo il film è così fedele al romanzo.Per i ruoli dei protagonisti,oltre a Burton,venne contattato LEE MARVIN,che rispose picche ai produttori,affermando che erano arrivati troppo tardi,perchè lui aveva già girato il "suo" film di guerra,con "QUELLA SPORCA DOZZINA";Marvin non voleva essere identificato solo con film bellici,e riteneva che girarne un altro a stretto giro in quel modo avrebbe rischiato di intrappolarlo in un genere.Burton propose RICHARD EGAN come partner,ma la produzione offrì la parte all'appena rientrato in USA CLINT EASTWOOD.L'attore,reduce dai successi internazionali dei film di SERGIO LEONE,sulle prime nicchiò,perchè sapeva che sarebbe stato il "secondo nome sui manifesti",ma di fronte agli 800,000 dollari offerti da Kastner,accettò il ruolo. Fu,praticamente,il primo grande successo colto in patria da Eastwood.Anni dopo,la star ironicamente avrebbe ribattezzato il film come "Where doubles dare",per via del largo impiego di stuntmen nelle riprese.Un incidente durante una delle numerose scene d'azione del film ustionò in maniera non leggerissima sia il produttore che il regista.Il lungometraggio contiene 1472 stacchi di montaggio in 151 minuti di proiezione,il che significa praticamente,un'inquadratura diversa ogni 6 secondi,in media.Nella scena in cui Burton e Eastwood scalano le mura della fortezza,si può notare che il primo sembri a proprio agio,mentre l'altro fatichi.Ciò è dovuto al fatto che l'attore inglese,non esattamente al massimo della forma,anche per via dei suoi noti problemi con l'alcool,stesse su una gru che lo alzava,cancellata con il montaggio,mentre l'americano,più sportivo e tonico, compiva effettivamente la manovra.Per l'attrice INGRID PITT,sopravvissuta ad un campo di concentramento,ritrovarsi in mezzo a molte uniformi dell'esercito tedesco fu un'esperienza non facile:l'attrice,anni dopo,si rese protagonista di una vera evasione.Fuggì,infatti,dalla Germania Est,riuscendo a scavalcare il Muro di Berlino.Il castello Schoss Hohenwerfen è oggi un'attrazione turistica:oltre alla parte esteriore,l'unica cosa che si vede nel film è la corte centrale.DERREN NESBITT rimase quasi accecato nel girare la scena in cui il suo personaggio muore:infatti,riceve un colpo alla testa,e cade su una  cassa piena di razzi:i razzi,invece di dirigersi verso l'esterno,andarono in alto,colpendolo di striscio e rischiando di togliere la vista all'interprete.Nel montaggio finale si vede Nesbitt esser colpito e basta..Nel film sono in 100 a morire. Benchè siano altri,solitamente,i film citati come quelli in cui Eastwood è più violento,è qui che fa fuori più nemici che in ogni altra sua pellicola.Per STEVEN SPIELBERG,è il più bel film di guerra mai prodotto.

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